Food & Wine Andrea Pioppi l'arte d'impastare a cura del direttore / foto di Simone Rossi
L’arte di impastare è un‘arte antica, che si perde nei nostri ricordi, gesti semplici che a poco a poco diventano spontanei, indispensabili per ottenere un composto omogeneo, elastico e facile da modellare, con cui le nostre nonne preparavano ogni tipo di delizia. Impastare a mano è un'arte che tutti possono imparare, è un‘arte e proprio per questo rappresenta un’eccellenza, un fare al di sopra di altri, un fare che suscita emozione e produce sensazioni uniche. "Gli impasti passano le emozioni restano”, una frase questa che da sola tradisce e sottolinea la professionalità di Andrea Pioppi, libero impastatore, consulente e formatore esperto di arte bianca per i settori panetteria, pasticceria e pizzeria, dell'impasto terapia emozionale. Andrea utilizza l'impastoterapia emozionale da lui creata, vissuta e sperimentata come metodologia di lavoro, creando delle psico-dinamiche che si traducono in energia positiva nelle attività quotidiane e lavorative. Figlio e fratello di fornai, Andrea con l’arte dell’impastaregenera e crea emozioni, sensazioni, legate al fare ad un’energia che si traduce in propositività, in dinamismo, in Vita. Lui definisce i suoi ingredienti, le materie prime che utilizza come "le note di una bella melodia che definiamo ricetta". La consulenza si concentra sull'utilizzo di ingredienti alternativi a quelli standard e sulla proposizione di produzioni che rispondono nutrizionalmente alle esigenze di mercato, alle intolleranze, etc. Il progetto, il fine di Andrea, la sua vera missione, è quella di dare la possibilità a tutte le persone, di seguire come tanti torrenti le proprie emozioni, diventando liberi impastatori, non solo della farina, ma anche della propria esistenza, coinvolgendo mente e corpo, anima e materia, spirito e carne.
Questo è il fine della sua arte che genera e produce dal caos armonia. Come sosteneva il grande filosofo Friedrich Nietzsche "ogni parola ha il suo odore: c'è un'armonia e disarmonia degli odori e dunque delle parole".