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Luca e il carcere, a pensarci ora è stata una grande sfida che mi ha portato inconsapevolmente a divenire il liberoimpastatore perché è proprio li, dietro sbarre e cancelli di ferro che chiudono fuori sogni, vite, amori e desideri, che la filosofia dell'impastoterapia emozionale ha cominciato a prendere forma nella mia testa. Incredibilmente quegli anni duri, intensi ed entusiasmanti di lavoro con i detenuti sono serviti a sviluppare le mie attitudini d'insegnante che vuole invogliare a imparare, a desiderare, a sognare nonostante tutto e sono stati determinanti per capire quanto fosse importante che io per primo mi liberassi dalle mie sbarre interiori. A distanza di anni, sono ancora presenti in me tutte le sensazioni di quei giorni passati "dentro" e la consapevolezza che si può essere prigionieri anche "fuori", vittime delle nostre paure. Grazie di cuore Luca, grazie ragazzi per tutto quello che mi avete dato. Vi porterò sempre nel mio cuore insieme alla voglia di libertà… d'impastare! |